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Aumenta il rischio di chiusura per il Reparto anti-crimine di Perugia

PERUGIA (martedì 4 marzo 2025) — Il Reparto anti-crimine della polizia di Perugia è a rischio chiusura, nonostante il crimine in certe zone della città sia invece in aumento. Le parole della deputata Emma Pavanelli.

di Giuseppe Patti

La possibile chiusura del Reparto Prevenzione Crimine (RPC) Umbria-Marche continua a sollevare preoccupazioni, non solo tra gli agenti di Polizia ma ora anche in Parlamento. Dopo le proteste del sindacato di Polizia, il Siulp, sulla cancellazione del reparto – con il conseguente assorbimento degli agenti in altri corpi – arrivano segnali negativi anche dalla Camera.

La deputata umbra del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli, ha espresso forte contrarietà a questa ipotesi, sottolineando l’importanza dell’RPC per la sicurezza del territorio. “I dati parlano chiaro: nel 2024 le province di Perugia e Terni hanno registrato un aumento delle denunce di reati. E invece di rafforzare la presenza dello Stato, il Governo decide di smantellare uno dei principali strumenti di prevenzione e controllo. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno, chiedendo spiegazioni sui motivi di questa scelta e sulle misure che si intendono adottare per garantire il mantenimento del reparto. La sicurezza dei cittadini non è negoziabile”, ha dichiarato Pavanelli.

L’esponente pentastellata ha poi lanciato una stoccata al sottosegretario perugino di Fratelli d’Italia, Emanuele Prisco, sollecitandolo ad agire: “Ha l’occasione di dimostrare con i fatti di avere a cuore la nostra Regione. Impedisca questa decisione e faccia fare marcia indietro al Governo”.

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Last modified: Marzo 4, 2025
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