PERUGIA (martedì 4 marzo 2025) — Una banda di hacker ha portato a termine una truffa nei confronti di un concessionario di automobili, il tutto utilizzando il solo indirizzo mail dell’autosalone.
di Giuseppe Patti
La Procura di Perugia ha disposto il dissequestro e la restituzione di 54.000 euro, somma sottratta tramite una sofisticata frode informatica nota come “B.E.C.” (Business Email Compromise). Questo tipo di attacco prevede la compromissione delle caselle di posta elettronica aziendali per intercettare e alterare le comunicazioni finanziarie.
L’indagine è partita dalla denuncia presentata presso il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale dell’Umbria da un concessionario d’auto. Dopo aver ricevuto una fattura per l’acquisto di un veicolo, l’uomo ha effettuato un bonifico all’IBAN indicato nel documento, senza sapere che la fattura era stata manipolata da hacker. Gli autori della truffa, dopo aver avuto accesso alla corrispondenza email, avevano sostituito i dati bancari del venditore con quelli di un conto a loro riconducibile, facendosi accreditare l’ingente somma.
Accortosi dell’inganno, l’acquirente ha immediatamente denunciato il fatto alla Polizia Postale. Gli investigatori sono riusciti a individuare il conto corrente destinatario del denaro e, verificando che la somma non fosse ancora stata trasferita, hanno proceduto al sequestro. La Procura, dopo aver convalidato il blocco dei fondi, ha autorizzato la restituzione dell’importo alla vittima.
Le indagini proseguono per approfondire il ruolo del titolare del conto su cui è stato accreditato il denaro. L’uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria per frode informatica e accesso abusivo a sistema informatico.
Last modified: Marzo 4, 2025