ASSISI (giovedì 6 marzo 2025) — Il Tribunale di Perugia ha chiesto di modificare la delibera regionale e del bando Comunale di Assisi, per l’assegnazione delle case popolari. Per un requisito non è stata assegnata ad un padre con un figlio disabile in famiglia.
di Giuseppe Patti
Un cittadino albanese residente ad Assisi ha citato in giudizio la Regione Umbria e il Comune, accusandoli di discriminazione nell’accesso all’alloggio pubblico. Difeso dagli avvocati Francesco Di Pietro, Marta Lavanna e Alberto Guariso, l’uomo contesta la norma regionale che impone almeno cinque anni di residenza continuativa per poter partecipare ai bandi per le case popolari.
Essendo in Umbria dal 2019, nel 2023 non ha potuto presentare domanda, trovandosi escluso dalla graduatoria. Secondo il ricorrente, questo requisito è illegittimo, come già stabilito da cinque sentenze della Corte Costituzionale e da un pronunciamento del Tribunale di Torino.
Nel ricorso, l’uomo chiede al giudice di modificare la delibera regionale e il bando comunale, permettendogli di accedere alla graduatoria per l’assegnazione di una casa popolare. Inoltre, reclama un risarcimento pari a 300 euro per ogni mese trascorso senza l’alloggio a cui ritiene di avere diritto, anche in considerazione della presenza di disabili in famiglia.
Last modified: Marzo 6, 2025