PERUGIA (domenica 9 marzo 2025) — Una complessa truffa è venuta a galla, truffa abbastanza grande che coinvolgeva addirittura 17 aziende del territorio, che si facevano prestare operai per non pagare oneri e contributi, ben 44 le persone finite nel mirino degli inquirenti.
di Giuseppe Patti
Un sistema di finte cooperative per reclutare lavoratori e aggirare il pagamento di contributi e oneri fiscali è stato scoperto dall’Ispettorato territoriale del lavoro di Perugia, nell’ambito di un’indagine condotta dalla Procura di Ancona. L’operazione, che ha coinvolto il settore della logistica tra Umbria, Toscana e Marche, ha portato all’individuazione di 44 persone indagate e 17 aziende accusate di aver evaso oltre 12 milioni di euro di contributi previdenziali.
Al centro della vicenda, secondo la ricostruzione della Procura, c’era un consorzio fittizio, di fatto una scatola vuota con soli due dipendenti. Questo consorzio stipulava contratti con diverse aziende, fornendo manodopera tramite due cooperative appositamente costituite. In questo modo, le aziende ricevevano lavoratori a tutti gli effetti dipendenti, ma senza farsi carico delle assunzioni né dei relativi contributi.
L’indagine, durata due anni e condotta in collaborazione con le direzioni regionali Inps di Umbria, Toscana e Marche, ha rivelato che circa 230 lavoratori erano impiegati senza contributi previdenziali. Il sistema avrebbe generato un’evasione fiscale complessiva di 16 milioni di euro.
Le autorità hanno emesso sanzioni amministrative per oltre 1,5 milioni di euro, prescrizioni penali per 745.415 euro e più di 3 milioni tra sanzioni civili e contributi addebitati. Un’operazione complessa, che ha fatto luce su un meccanismo fraudolento finalizzato al reclutamento di manodopera a basso costo attraverso contratti di appalto e subappalto fittizi.
Last modified: Marzo 9, 2025