PERUGIA (martedì 11 marzo 2025) — Il vicepresidente della regione Umbria Tommaso Bori, ha lanciato l’allarme circa i tagli di 40 milioni che verranno fatti alla regione dal governo Meloni.
di Giuseppe Patti
Il vicepresidente della Regione Umbria, Tommaso Bori, lancia un allarme sui tagli previsti dal Governo: una riduzione di 40 milioni di euro nei prossimi tre anni che avrà pesanti ripercussioni su diversi settori, dalla sanità ai trasporti, dal sociale all’occupazione, senza dimenticare le infrastrutture, l’agricoltura e le energie rinnovabili. Un ulteriore problema riguarda i programmi comunitari, poiché il taglio potrebbe compromettere il cofinanziamento dei fondi europei.
L’assessore regionale al Bilancio sottolinea come questa riduzione di risorse colpirà direttamente cittadini, lavoratori e imprese. A questi 40 milioni si aggiungono oltre 20 milioni di tagli che incideranno sugli investimenti e sui servizi erogati da Comuni e Province. “Non faremo passi indietro nel garantire il benessere della comunità”, afferma con determinazione.
L’obiettivo primario della Regione rimane quello di sostenere lo sviluppo economico con un forte impegno per il welfare, riducendo le disuguaglianze e tutelando le fasce più deboli della popolazione.
Bori conclude ribadendo che i tagli rischiano di colpire servizi essenziali, come sanità, trasporti e diritto allo studio, in un contesto già segnato dall’aumento del costo dell’energia e dal crescente bisogno di sostegno per famiglie e imprese. La Regione porterà la questione nelle sedi istituzionali per chiedere la revisione di questa decisione.
Last modified: Marzo 11, 2025
