PERUGIA (giovedì 13 marzo 2025) — Continua ad essere un mistero la morte dello studente Andrea Prospero, trovato morto in un bnb al centro di Perugia. Questa volta a parlare è il fratello del ragazzo, che ha parlato in tv.
di Giuseppe Patti
La morte di Andrea Prospero continua a sollevare interrogativi. Il fratello Matteo, intervenuto alla trasmissione Chi l’ha visto?, ha definito la vicenda “una storia incredibile” e ha escluso categoricamente l’ipotesi del suicidio.
“Andrea non l’avrebbe mai fatto – ha dichiarato Matteo –. Lo hanno istigato, oppure qualcuno lo ha costretto perché sapeva qualcosa. Chiedo giustizia e che chi ha sfruttato la sua faccia pulita si faccia avanti”. Andrea, 19 anni, originario di Lanciano, era uno studente di Informatica all’Università di Perugia. Il suo corpo è stato ritrovato senza vita il 24 gennaio 2025 in un appartamento della città. Viveva un’esperienza universitaria apparentemente serena, condividendo il percorso con la sorella gemella Anna.
L’autopsia ha rivelato che il decesso è stato causato da un mix letale di benzodiazepine e ossicodone, sostanze che hanno compromesso il sistema respiratorio e cardiovascolare. Tuttavia, la famiglia esclude il suicidio, ritenendo che Andrea non avrebbe mai assunto volontariamente quei farmaci. Durante la perquisizione dell’appartamento, le forze dell’ordine hanno trovato cinque telefoni cellulari, 60 schede SIM e tre carte di credito non intestate a lui. Un altro dettaglio inquietante riguarda una telefonata ricevuta dalla sorella tre giorni prima della tragedia: una voce distorta le ha detto “Abbiamo il corpo”, prima di riattaccare.
Le indagini proseguono in due direzioni: da un lato, si cerca di ricostruire le ultime ore di Andrea e capire come sia entrato in possesso dei farmaci; dall’altro, si indaga su un suo possibile coinvolgimento in attività informatiche illecite e sui contatti che potrebbero aver avuto un ruolo nella sua tragica fine.
Last modified: Marzo 13, 2025