Perugia (mercoledì, 16 aprile 2025) — In zona Perugia sono scomparsi dei cavalli, che sono stati poi macellati clandestinamente, la denuncia dei proprietari e le possibili conseguenze.
di Giuseppe Patti
“Ad agosto 2023 il mio cavallo è scomparso dal maneggio dove era affidato: nessuno mi ha avvisato della sua cessione. Nonostante i documenti di proprietà in mio possesso, non sono riuscita a ritrovarlo. A dicembre 2024 è sparito anche dai registri dell’Asl veterinaria. Ho inviato tutte le informazioni ai Carabinieri del Nas, temendo che il mio cavallo sia finito in uno dei giri di macellazione clandestina. Spero sia ancora vivo”. È il racconto angosciante di una delle vittime della rete criminale che, tra Umbria e Puglia, trafficava cavalli destinati illegalmente alla macellazione.
L’indagine, condotta dai Nas di Perugia con il supporto delle sedi di Bari, Torino e Alessandria, ha portato alla luce nel febbraio 2025 un vasto traffico illecito di equini, spesso malati o non idonei al consumo umano. I cavalli venivano sottratti a ignari proprietari, trasportati in Puglia e uccisi senza alcun controllo sanitario. La carne finiva poi sulle tavole italiane, senza alcuna tracciabilità.
Sette persone sono accusate di gravi reati, tra cui maltrattamento e uccisione di animali, uso di farmaci vietati e falsificazione di documenti. Il primo processo si aprirà l’11 giugno a Perugia: tra gli imputati, due allevatori umbri, padre e figlia, considerati figure chiave della rete, insieme ad altri due presunti complici.
Last modified: Aprile 16, 2025