Perugia (mercoledì, 19 marzo 2025) — La presidente della regione Stefania Proietti ha spiegato le criticità per quanto riguarda la sanità della regione, buco da 243 milioni di euro.
di Giuseppe Patti
Il sistema sanitario umbro si trova in una situazione economica critica, con un deficit complessivo che ha raggiunto i 243 milioni di euro a fine 2024. Questo squilibrio riguarda le quattro aziende sanitarie regionali (le Aziende Ospedaliere di Perugia e Terni e le Usl Umbria 1 e 2) e rappresenta una tendenza negativa che si è consolidata dal 2020 in poi, senza segnali di miglioramento dopo la crisi Covid.
L’analisi dei bilanci, condotta da un ente indipendente su richiesta della Regione Umbria, ha confermato un disavanzo strutturale crescente. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze aveva già evidenziato criticità a partire dal rendiconto del 2021, sottolineando l’assenza di misure efficaci per contenere la spesa. Oltre al peggioramento della sostenibilità economica, si è registrato un aumento della mobilità sanitaria passiva: sempre più cittadini umbri si rivolgono ad altre regioni per le cure, mentre diminuisce l’attrattività del sistema sanitario locale. L’Umbria, negli ultimi cinque anni, ha registrato il peggior incremento nazionale dei costi per mobilità passiva, pari al 23,9% (fonte Agenas).
Nel 2024, il deficit sanitario consolidato è stato parzialmente compensato dalla Gestione Sanitaria Accentrata regionale (+153 milioni), ma il bilancio resta in negativo per 90 milioni. La presidente Stefania Proietti, mantenendo la delega alla sanità, ha annunciato un’”operazione verità” per rendere pubblica la situazione e definire strategie di risanamento. Tuttavia, il ripianamento del disavanzo appare complesso, aggravato anche dai 40 milioni di tagli ai trasferimenti governativi.
Last modified: Marzo 19, 2025