Perugia (martedì, 8 aprile 2025) — Sono quattro gli imputati per una truffa da migliaia di euro messa in atto tramite una società intestata ad una testa di legno, con conti correnti intestati a persone fittizie.
di Giuseppe Patti
Una complessa rete di raggiri messa in atto tra il 2016 e il 2017 ha portato alla sbarra quattro persone originarie della Campania – tre uomini e una donna, tra i 53 e i 65 anni – accusate dalla Procura di Perugia di numerosi reati, tra cui truffa, uso di atti falsi, insolvenza fraudolenta e sostituzione di persona. Il gruppo avrebbe creato una falsa cooperativa, sfruttando un prestanome e rubando l’identità di un ignaro cittadino, per nominarlo amministratore e aprire conti correnti in una banca di Umbertide.
Attraverso documenti contraffatti e identità fasulle, avrebbero preso in affitto un locale per farne una parafarmacia e un magazzino. Il meccanismo prevedeva piccoli ordini regolarmente pagati per guadagnarsi la fiducia dei fornitori, seguiti da forniture ben più consistenti mai saldate. Il danno economico ha coinvolto numerosi operatori: da aziende di apparecchiature medicali (con truffe fino a 31mila euro), a fornitori di farmaci, materiali ortopedici e perfino un’enoteca.
Tra gli episodi più significativi, l’acquisto di materassi antidecubito, dispositivi di drenaggio, scooter e stampanti, spesso pagati con assegni falsi o con firme illeggibili. Alla fine, solo uno dei quattro imputati – un 64enne – è stato condannato a 8 mesi di reclusione e 300 euro di multa per due truffe a danno di aziende farmaceutiche. Gli altri due sono stati assolti, mentre per il quarto è stata richiesta la messa alla prova.
Last modified: Aprile 8, 2025