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I sindaci della regione si dividono sul discorso delle tasse

Perugia (martedì, 1 aprile 2025) — Alcuni dei sindaci della regione si schierano apertamente contro le manovra sulle tasse della presidente Proietti.

di Giuseppe Patti

L’aumento delle tasse deliberato dalla Giunta regionale ha scatenato una forte reazione tra i sindaci e amministratori di centrodestra, che hanno deciso di dissociarsi dall’Anci Umbria, guidata dal sindaco Federico Gori. Contestano la gestione della vicenda e la mancanza di un vero confronto.

“Se al governo ci fosse stato qualcun altro, ci sarebbero state proteste quotidiane, persino l’occupazione delle scuole. Invece, oggi, anche 500 euro di tasse in più sono accettate come inevitabili” dichiarano alcuni sindaci critici. Contestano la necessità di un tavolo di dialogo senza avere informazioni chiare e documenti ufficiali: “Ci viene chiesta un’accettazione passiva di decisioni calate dall’alto”.

Da qui, la decisione di scendere in piazza il 1° aprile alle 15:30 in Piazza Italia, chiedendo spiegazioni alla Giunta regionale. Tuttavia, Gori minimizza il rischio di una spaccatura definitiva dentro l’Anci. Sottolinea che la protesta è un’iniziativa di liberi amministratori e non mette in discussione il tavolo di confronto permanente con la Regione.

Rivolgendosi ai sindaci, invita alla responsabilità: “È fondamentale mantenere la discussione in un ambito istituzionale, uniti nelle difficoltà anziché divisi”. Ha inoltre confermato che prima del 15 aprile si terrà un incontro con tutti i sindaci per un confronto costruttivo.

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Last modified: Aprile 1, 2025
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