Perugia (mercoledì, 26 marzo 2025) — La presidente della regione Umbria ha parlato contro il commissariamento della sanità, perché secondo la presidentessa porterebbe la sanità nel baratro.
di Giuseppe Patti
La presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha illustrato la situazione critica della sanità regionale in una lunga conferenza, definendola “Operazione Verità 2.0”. Al centro del dibattito, il disavanzo di 90 milioni di euro certificato dal primo report di Kpmg e la manovra finanziaria in fase di concertazione per evitare il commissariamento.
La governatrice ha sottolineato l’urgenza della questione, ribadendo che la sanità pubblica appartiene ai cittadini e deve essere trasparente. Ha spiegato che il 1° aprile è previsto un tavolo tecnico con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) per verificare i conti e presentare la bozza della manovra, considerata uno “scudo” contro il commissariamento. La data chiave è il 15 aprile: se il Consiglio regionale non approverà la manovra entro quel termine, scatteranno misure drastiche, tra cui l’aumento delle addizionali regionali, il blocco delle assunzioni nel settore sanitario e il divieto di costruire nuovi ospedali non essenziali.
Sulla mancata concertazione, Proietti ha precisato che i tempi sono stati strettissimi: il 17 marzo è arrivato il primo report di Kpmg e solo il 21 marzo la giunta ha approvato la bozza della manovra. La determina dirigenziale per l’affidamento a Kpmg è datata 25 marzo, ma l’atto politico risale a fine febbraio. Il report definitivo è atteso per il 30 aprile, mentre quello preliminare ha fornito le prime evidenze per impostare la manovra. L’obiettivo, ha ribadito la presidente, è lavorare insieme fino al 15 aprile per scongiurare il commissariamento della sanità umbra.
Last modified: Marzo 26, 2025