PERUGIA (giovedì 6 febbraio 2025) — Gli arriva una cartella esattoriale per il bollo dell’auto non pagato, per un importo di quasi 311€. L’uomo fa ricorso perché l’avviso non è arrivato in tempo, il giudice gli dà ragione, sanzione annullata.
di Giuseppe Patti
Un cittadino di Perugia si è visto recapitare a casa una cartella esattoriale, relativa ad un bollo non pagato nel 2019. Cartella esattoriale di 310,82€, per la quale però non era stato recapitato in tempo l’avviso di pagamento nei confronti dello stesso.
L’uomo ha subito contestato l’atto per la mancata notifica entro i tempi corretti, facendo così scattare la prescrizione. La contestazione dell’Agenzia delle entrate era arrivata subito, con l’Agenzia che sosteneva che la cartella fosse arrivata nei termini di legge.
Ma la Corte di giustizia tributaria di I grado di Perugia ha accolto il ricorso, sostenendo: “La Regione Umbria non si è costituita e non ha dimostrato l’avvenuta emissione dell’avviso di accertamento prodromico alla cartella di pagamento, si deve pertanto ritenere quest’ultima essere l’unico atto notificato alla parte”.
Il bollo in questione risale all’anno 2018, e doveva dunque essere notificato entro il 2021. La cartella esattoriale è stata però emessa nel 2023, di fatto dunque è nulla, in quanto l’azione dell’amministrazione finanziaria per il recupero delle tasse automobilistiche dovute per il periodo successivo al 1983 si prescrive con il decorso del terzo anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il pagamento. Agenzia delle entrate e regione Umbria condannate al pagamento delle spese processuali.
Last modified: Febbraio 6, 2025