PERUGIA (lunedì 17 marzo 2025) — Continua a far parlare il caso di Andrea Prospero, il giovane studente trovato morto all’interno di un bnb nel centro di Perugia. Arrestato un giovane per istigazione al suicidio.
di Giuseppe Patti
La Polizia di Stato di Perugia ha eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari nei confronti di un giovane residente in provincia di Roma, accusato di istigazione al suicidio in relazione alla morte di Andrea Prospero. Il 19enne, studente di Informatica all’Università degli Studi di Perugia, era stato trovato senza vita tra il 24 e il 29 gennaio scorso in un appartamento della città. Apparentemente conduceva una vita tranquilla e condivideva l’esperienza universitaria con la sorella gemella, Anna.
Le indagini hanno stabilito che il decesso è stato causato da una combinazione letale di benzodiazepine e ossicodone, sostanze che hanno provocato un rapido collasso del sistema respiratorio e cardiovascolare. Tuttavia, la famiglia di Andrea ha sempre respinto l’ipotesi del suicidio, ritenendo che il giovane non avrebbe mai compiuto un simile gesto. Durante la perquisizione della sua abitazione, sono stati rinvenuti cinque telefoni cellulari, 60 schede SIM e tre carte di credito non intestate a lui, elementi che suggeriscono un possibile coinvolgimento in attività informatiche illecite.
I familiari del ragazzo hanno accolto con soddisfazione la svolta nelle indagini, sostenendo che la misura cautelare nei confronti dell’indagato conferma i loro sospetti. Secondo la loro ricostruzione, Andrea sarebbe stato intrappolato in una situazione troppo grande per lui, spinto verso una scelta estrema da cui non ha trovato via d’uscita.
Last modified: Marzo 17, 2025