Perugia (mercoledì, 9 aprile 2025) — Decide di convertirsi al cristianesimo, ex musulmano viene perseguitato da tre connazionali, picchiato e minacciato per la scelta fatta.
di Giuseppe Patti
Tre cittadini tunisini sono stati condannati dal Tribunale penale di Perugia per aver aggredito e rapinato un loro connazionale, reo – secondo loro – di essersi convertito al cristianesimo. Due imputati, difesi dagli avvocati Vincenzo Bochicchio e Barbara Romoli, hanno ricevuto una pena di 4 anni e 2 mesi, mentre il terzo, difeso sempre da Bochicchio, è stato condannato a 3 anni e 2 mesi.
Secondo quanto emerso durante il processo, i fatti risalgono al 12 novembre 2023, quando la vittima, un 28enne, stava passeggiando a Ponte San Giovanni in compagnia di un amico. I tre lo avrebbero affrontato, accusandolo di “frequentare la chiesa dei cristiani”, per poi colpirlo violentemente con calci e pugni, rubandogli una catenina d’oro. Anche l’amico sarebbe stato aggredito, ma riuscì a fuggire. Il 28enne riportò ferite giudicate guaribili in 30 giorni.
A distanza di cinque giorni, l’uomo fu nuovamente avvicinato in un bar. I tre aggressori lo avrebbero minacciato per costringerlo a ritirare la denuncia e ad abbandonare il percorso religioso intrapreso. Di fronte al suo rifiuto, fu strattonato e minacciato di morte.
Le indagini, coordinate dalla Digos per via della matrice religiosa dell’episodio, hanno portato in breve all’identificazione e all’arresto dei responsabili. La vittima si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Anna Maria Bernardini.
Last modified: Aprile 9, 2025
