PERUGIA (lunedì 10 marzo 2025) — Un pensionato di Perugia ha ricevuto una tredicesima troppo alta, l’Inps gli chiede indietro 30mila euro di eccessi.
di Giuseppe Patti
L’Inps ha chiesto a un ex poliziotto la restituzione di quasi 30mila euro per un importo della tredicesima ritenuto troppo alto. L’uomo, già in pensione per invalidità assoluta e permanente, ha presentato ricorso alla Corte dei conti, sostenendo che l’indebito fosse dovuto a errori di calcolo dell’ente previdenziale.
Difeso dall’avvocato Nicoletta Pompei, il pensionato ha contestato le trattenute effettuate dall’Inps sul suo assegno mensile. Secondo l’ente, tra ottobre 2016 e gennaio 2023, la pensione annua lorda sarebbe stata superiore al dovuto a causa di un errore nel calcolo della tredicesima. Per questo, l’Inps ha avviato il recupero dell’indebito applicando trattenute sulle mensilità di aprile e maggio 2023, oltre a un piano di rientro con settanta rate mensili da oltre 300 euro.
Il ricorrente ha evidenziato come l’Inps, ricalcolando il trattamento pensionistico, avesse inizialmente aumentato l’importo della pensione, portandolo da 25.832,04 a 31.662,45 euro, con un adeguamento mensile e arretrati liquidati nel 2020. Tuttavia, successive sentenze hanno abbassato l’aliquota dal 44% al 42,974%, determinando un nuovo ricalcolo e l’avvio della procedura di recupero delle somme.
La Corte dei conti ha respinto il ricorso, stabilendo che il pensionato dovrà restituire l’importo, aggiornato a 3.934,02 euro dopo le trattenute già eseguite. I giudici hanno chiarito che non si tratta di un errore dell’Inps, ma di somme versate in seguito a una sentenza di primo grado poi annullata in appello.
Last modified: Marzo 10, 2025