PERUGIA (martedì 11 marzo 2025) — Aveva diffamato tramite i social un noto avvocato per un post sull’Ucraina. Scovato, per evitare la condanna ha accettato di scrivere una lettera di scuse e di devolvere una somma di denaro in beneficenza.
di Giuseppe Patti
Per evitare un processo e una condanna, un 65enne lombardo ha scelto di scrivere una lettera di scuse e fare una donazione in beneficenza. L’uomo si era spacciato per un agente segreto e aveva rivolto minacce e insulti a un avvocato di Perugia, utilizzando falsi profili social per interagire con lui.
I fatti risalgono al periodo tra dicembre 2022 e maggio 2023. L’indagato, fingendosi un generale dei Carabinieri in missione a Kiev con la Nato, sosteneva di monitorare chi esprimeva posizioni filo-russe e affermava di possedere dati sensibili dell’avvocato, minacciando di divulgarli. In seguito, era passato a offese dirette e intimidazioni, arrivando persino a pedinare il professionista sotto casa. Quest’ultimo, riconosciutolo mentre lo osservava con atteggiamento minaccioso, aveva vissuto un forte stato d’ansia, tanto da modificare le proprie abitudini e assumere ansiolitici.
Le indagini hanno svelato che l’uomo operava con due identità fittizie su Facebook e si serviva del cellulare della moglie per evitare di essere rintracciato. Inoltre, a suo carico risultava già una condanna definitiva per diffamazione aggravata online.
Grazie a una mediazione, si è giunti a un accordo: una donazione all’Airc e una lettera in cui il 65enne si impegna a non ripetere simili comportamenti. L’avvocato ha così ritirato la querela, ponendo fine alla vicenda.
Last modified: Marzo 11, 2025