Perugia (martedì, 22 aprile 2025) — Quattro donne sono finite nel mirino degli inquirenti per aver diffamato un medico, una chiede scusa e paga la multa. Procedimento annullato.
di Giuseppe Patti
Tre donne sono attualmente a processo presso il Tribunale penale di Perugia con l’accusa di diffamazione aggravata tramite social network ai danni di un medico dell’ospedale Santa Maria della Misericordia. I fatti risalgono al novembre 2020, quando, tra il 9 e il 15 del mese, sui commenti a un articolo online dedicato al professionista comparvero pesanti offese rivolte al suo operato e alla sua persona.
Frasi come “l’eccellenza del male”, “zero in tutto: sensibilità, umanità, educazione e privacy”, o ancora “un testa di c… in meno” e “in giro ci sono medici che sanno lavorare, non come questo str…” sono al centro dell’inchiesta. Le imputate, di età compresa tra i 57 e i 65 anni, sono difese dagli avvocati Massimo Longarini, Mattia Masotti, Daniela Polveri e Andrea Moroni.
Il medico, offeso pubblicamente, ha deciso di costituirsi parte civile nel procedimento, affidandosi all’avvocato Marco Brusco. Una delle quattro donne coinvolte, però, ha scelto una strada diversa: ha chiesto scusa e raggiunto un accordo con la parte lesa, che ha così ritirato la querela nei suoi confronti, estromettendola dal processo. Per le altre tre imputate, invece, il procedimento giudiziario prosegue, e sarà il giudice a valutare l’eventuale responsabilità delle offese pubblicate sui social.
Last modified: Aprile 22, 2025